Archivi categoria: Andarpermonti

Il gruppo Andarpermonti nasce nell’estate del 2004 su iniziativa di un gruppo di genitori amanti della montagna per proporre ai propri figli, gran parte alle scuole superiori, un’estate diversa alla scoperta delle bellezze naturali della montagna Friulana.
L’organizzazione e la pianificazione delle gite erano molto semplificate e pensate principalmente per colpire la curiosità dei ragazzi, che altrimenti non avrebbero partecipato volentieri, anche se una volta partiti facevano gruppo dimenticando subito la fatica del percorso.
E’ nato così un cammino, non solo nel senso pratico del termine, anche per noi genitori, che ci ha portato a cercare un senso diverso, più compiuto, di quanto stavamo facendo. Abbiamo così iniziato a strutturare ogni gita, cercando un filo conduttore per ognuna: la bellezza di un percorso, la vetta con un ampio panorama, arrivando infine agli incontri con persone del posto che ci hanno accompagnato nella scoperta di storie, ambienti e luoghi che non conoscevamo. Avendo sempre bene in mente che il raggiungimento della “vetta” non era il vero fine della giornata. La fatica del cammino e della salita non dovevano essere un peso, lo scotto da pagare per raggiungere la meta, ma un momento di difficoltà da condividere camminando insieme perché sapevamo che, fidandoci della nostra guida del momento, quanto ci aspettava alla fine della fatica era una cosa bella.
Nel frattempo i ragazzi sono diventati grandi e hanno preso strade diverse, ma noi manteniamo sempre viva la nostra attività per condividere questa ricerca di bellezza e voglia di amicizia con chi vuole camminare insieme a noi.
In attesa delle prossime escursioni…

Paolo Andreoli

Malga Glazzat Alto DOMENICA 29 Agosto 2021 – descrizione della giornata – foto

L’Associazione Sportiva R.D. ll Delfino, propone per domenica 29 Agosto 2021 il “Malga Glazzat Alto”.

RITROVO E PARTENZA: ORE 9: 30 Moggio Udinese Pzz.le Gino Nais presso monumento ai caduti- ingresso campo sportivo

Ulteriori informazioni scaricate il Volantino

ISCRIZIONI: entro il 25 Agosto sul form che trovate al link:
http://www.ildelfinoudine.it/iscrizioni/andar-per-monti/

Il gruppo

Domenica 29 Agosto.

Gita a Malga Glazzat Alto e anello del Cuel da lis Jerbis.

Sabato le previsioni meteo per il giorno dopo non erano entusiasmanti. Cielo coperto al mattino e precipitazioni a partire dalle quattordici. Dopo una rapida consultazione via Whatsapp decidiamo che comunque si può fare: appuntamento confermato, k-way nello zaino e si va! Alle nove (quasi) in punto di Domenica mattina siamo tutti in piazza Gino Nais a Moggio Udinese. Amici vecchi e amici nuovi. Con le macchine risaliamo la Val Aupa fino a Sella Cereschiatis (1066m) da dove, lasciata la strada provinciale, imbocchiamo la forestale che porta alla meta della nostra gita. La strada forestale attraversa boschi di faggio ed a tratti si affaccia su dirupi mozzafiato. Superata una prima serie di ripidi tornanti arriviamo ai prati di Glazzat Basso (1155m). Saliamo ancora fra le prime abetaie e raggiungiamo Malga di Glazzat Alto (1348m). Parcheggiamo le auto e issiamo gli zaini in spalla. I ragazzi della malga ci accolgono con la gentilezza e la pacatezza di chi ha scelto di vivere e lavorare lontano dal trambusto e dai ritmi cittadini. La bellezza del luogo e del panorama ci hanno subito stupiti. Il Glazzat è un monte erboso e rotondeggiante che si affaccia sulla Val Canale sopra Pontebba. La cima è completamente adibita a pascolo e l’assenza di alberature sulla sommità regala un’ampia vista panoramica sulla valle sottostante e sull’arco alpino. Grazie all’occhio esperto di Paolo riconosciamo varie cime: lo Zuc dal Bor, il Gleris, il Cimone, il Montasio, il Canin, il Cavallo e altri ancora. Qualcuno forse anche ce lo inventiamo. Chissà?!

Ave Maria

Dopo aver detto tutti assieme l’Ave Maria al cospetto dei monti ci mettiamo in cammino. Purtroppo, come da previsioni meteo, le nubi grigie incombono abbastanza minacciose fra il monte Cavallo e lo Zermula. Facciamo quasi finta di niente e ci avviamo con passo deciso e allegro verso i boschi. Salito un primo tratto abbastanza ripido la carrabile si interrompe e noi imbocchiamo il sentiero che in lieve pendenza si inoltra nel bosco più fitto. Il clima è fresco, il sottobosco sta restituendo la frescura che ha accumulato durante la notte e si cammina molto bene. A valle abbiamo un maestoso bosco di faggi, a monte gli altissimi abeti. Luoghi gloriosi per cercatori di funghi porcini e mazze di tamburo. Ma la luna non è ancora quella giusta e non incontriamo né funghi né fungaioli. Dopo poco più di mezz’ora di marcia giungiamo al Cuel da lis Jerbis (1537m), punto più alto della nostra passeggiata e sosta designata. Qui il bosco si apre in un bel prato di montagna dove troviamo una seduta ricavata da tronchi d’albero. Ci accomodiamo e facciamo uno spuntino. Usciti dal bosco possiamo dare un occhiata più attenta al cielo che resta grigio. Ma da qui non vediamo più le nubi minacciose che avevamo finto di ignorare alla partenza. Ottimismo. Mentre gli escursionisti più piccoli riposano ancora un poco presso la seduta in legno, la maggior parte di noi guadagna la cima del colle affrontando una breve salita fuori sentiero. Dal punto panoramico si scorge giù nella valle la strada che sale da Studena (Pontebba) e, passando da Cason di Lanza, svalica oltre lo Zermula per raggiungere il comune di Paularo. Paularo e Pontebba, nella nostra geografia mentale per lo più automobilistica, sono solitamente percepiti come due luoghi lontani e collocati in parti diverse della regione. Paularo in Carnia a nord di Tolmezzo e Pontebba in Val Canale sulla strada per Tarviso. Da qui scopriamo che sono in realtà molto più vicini fra loro.

Quel da lis Jerbis

Torniamo giù al prato, dove i piccoli escursionisti ci attendono. Finita la sosta riprendiamo il sentiero che scende a valle verso Sella Cereschiatis. Giù per il bosco di faggi costeggiamo un rio inizialmente secco che più scendiamo più si arricchisce d’acqua. Diventa un ruscello più o meno nel punto in cui noi lo guadiamo. Lasciamo il sentiero che prosegue a valle e alla sua sinistra troviamo la via che procedendo a mezzacosta ci riporta al nostro punto di partenza. Usciamo dal bosco e sulla carrabile che solca i pascoli di Malga Glazzat troviamo il regalo più bello: sembra proprio che le previsioni meteo fossero sbagliate. Non pioverà più. Il cielo è azzurro, Niente più nuvoloni minacciosi. Restano solo alcuni innocui e simpatici nuvolotti bianchi che il vento fresco e asciutto sposta da una vetta all’altra. Il sole splende sui bianchi sassi che scricchiolano sotto gli scarponi. Sono le tredici, siamo in perfetto orario. In poco più di due ore di cammino abbiamo completato il nostro itinerario. Ancora pochi passi ed eccoci alla malga dove ci attende un meritato ristoro. Gli avventori sono numerosi. Le tavolate, all’aperto e protette da strutture a teloni, sono tutte occupate. Tranne la nostra che abbiamo prenotato per tempo. In malga preparano deliziose ricette a base di ingredienti tipici che producono qui. Gnocchi al ragù di agnellone, fregolòtz alla ricotta e erbe, ottimo frico con patate e formaggio di montagna, torte fatte in casa e gelato di latte delle mucche che pascolano nei prati lì di fronte. Malga Glazzat è un agriturismo con possibilità di alloggio gestito da giovani ragazzi di Moggio che alcuni anni fa si sono riuniti in azienda agricola. Producono formaggi e allevano mucche, pecore e maiali. Il menu è ottimo, i sapori sono genuini e la birra è fresca. Il panorama è stupendo. Siamo contenti. La gità che abbiamo fatto è la camminata più fruibile per dislivello e tempo di percorrenza della zona del Glazzat. E’ adatta veramente a tutti. Ci sono anche altri percorsi leggermente più impegnativi che possono dare belle soddisfazioni a chi volesse visitare questi luoghi. Con una deviazione di poco più di un’ora dall’anello che abbiamo percorso si può raggiungere ad esempio la Vetta della Crete dal Cronz (1664m). Altri percorsi che partono sempre da Malga Glazzat conducono in luoghi di interesse storico relativi alla prima guerra mondiale. Dopo pranzo restiamo ancora un poco a goderci la pace del posto, le montagne e l’aria pulita. La malga è molto confortevole, gli spazi esterni ben curati. A disposizione degli escursionisti troviamo delle invitantissime sedie a sdraio. Qualcuno di noi ha potuto così godersi un sonnellino digestivo. Altri hanno optato per caffè e grappe alle erbe di montagna. I più piccoli si sono divertiti con la tenda indiana e altri giochi all’aperto. E la compagnia degli Amici del Delfino? Ineguagliabile come sempre!

Grazie a tutti.

Andrea

SENTIERO DELLA SDRICCA – domenica 13 giugno -galleria fotografica

L’Associazione Sportiva R.D. ll Delfino, propone per domenica 13 Giugno 2021 il “Sentiero della Sdricca”.

RITROVO E PARTENZA: Via Natisone, 34, 33044 Manzano UD, Italia ore 09:30

Un percorso misto che si sviluppa tra le colline che costeggiano il fiume Natisone a nord-est di Manzano in un paesaggio intercalato da boschi e terrazzamenti coltivati a vigneti.

Ulteriori informazioni scaricate il Volantino e la nota anti Covid19

ISCRIZIONI: entro il 11 giugno sul form che trovate al link:

http://www.ildelfinoudine.it/iscrizioni/andar-per-monti/

Casaforte di Sdricca di sotto

La guida spiega
Il gruppo ascolta
Sulla strada del rientro
Il giglio martagone

Cammino Celeste – l’Arc di San Marc – domenica 9 maggio – galleria fotografica

Doppia escursione per tutti alla scoperta delle radici cristiane della nostra terra. Insieme visiteremo il luogo che la tradizione indica come l’approdo di San Marco da cui è partita l’evangelizzazione dell’alto Adriatico. Successivamente faremo un salto in avanti di qualche secolo per ammirare la magnificenza della capitale della Decima Regio, metropoli della civiltà romana e culla del cristianesimo del Nord Est.

ISCRIZIONI a numero chiuso: entro il 7 maggio sul form che trovate al link:

http://www.ildelfinoudine.it/iscrizioni/andar-per-monti/

Indicare nelle NOTE se si intende partecipare tutto il giorno o solo al mattino o pomeriggio.

Il Volantino : Cammino Celeste.pdf

Cartello indicativo del Cammino Celeste
La laguna
Il Capo Gruppo con gli instancabili
L’argine
Campi dopo la bonifica
La Chiesa di San Marco
Basilica di Aquileia
Basilica di Aquileia interno
La Cripta con gli affreschi
Interno della Basilica il Capo Gruppo spiega
Area archeologica – strada romana

Anello dei Borghi di Moggio – domenica 6 settembre – GALLERIA FOTOGRAFICA

L’ escursione lungo l’Anello dei Borghi di Moggio è una camminata fra boschi di pino nero, abete, carpino e faggio per visitare alcune frazioni disabitate del paese di Moggio. Percorreremo i sentieri che un tempo usavano i pastori, i taglialegna e le genti che in quelle frazioni vivevano e lavoravano.

Ci vediamo al parcheggio: Abbazia di San Gallo, via Abbazia 41, Moggio Udinese (Ud), ore 09.30.

L’iscrizione alla gita è OBBLIGATORIA, così come l’indicazione di chi intende usufruire del pasto (vedi volantino alla voce “Ristoro”) entro giovedì 3 settembre su:

http://www.ildelfinoudine.it/iscrizioni/andar-per-monti/

Andrea ci racconta del luogo
Si parte
Siamo già a buon punto
Moggessa
Un fiocco azzurro
Brindisi finale

Anello da borgo vigant A chialminis – uscita del 29 dic. 2019 – resoconto e galleria FOTOGRAFICA

Da Borgo Vigant visiteremo l’Abisso Vigant, proseguiremo fino a Chialminis, passando per Borgo di Mezzo arrivo alla Chiesa di Chialminis e ritorno.

volantino dettagliato: Link volantino

DISLIVELLO, TEMPI, DIFFICOLTA’ e CARTOGRAFIA

Dislivello m. 100, 2 ore, E (Escursionista), Tabacco 026;

NOTE:Si richiede l’iscrizione alla gita entro il giorno 28 dicembre, attraverso il sito:

Uscita del 29 dicembre, siamo alla fine dell’anno, chi si è prenotato per l’uscita arriva al punto di ritrovo, con lentezza, quasi giustificata dal fatto che siamo agli sgoccioli del 2019. Siamo tutti, si parte, in macchina, in quaranta minuti siamo a Borgo Vigant. Uscendo dalla macchina il sole acceca, l’aria è tersa e fredda, alcuni di noi già all’opera nella casa con il Dottor Livio che dirige ed accoglie tutti i convenuti. Qualche minuto d’attesa, breve inquadramento del luogo, spiegazione del percorso, una preghiera e via verso Chialminis passando per l’abisso Vigant. Mi accorgo che nel gruppo ci sono tanti bambini, sono vivacissimi, si rincorrono e vanno dappertutto, inoltre ben quattro cani, una presenza canina considerevole.

L’abisso è impressionante una caverna in cui si convoglia acqua piovana che nei momenti di piena trasporta legni anche di grosse dimensioni. Bene, si riparte per Chialminis, in quarantacinque minuti siamo su, ad accoglierci la dottoressa Elsa, ci racconta del paese, delle famiglie e delle evoluzioni nel tempo. Del suo intervento mi ha molto colpito il richiamo al valore del “silenzio” condizione per ritrovare se stessi. La salutiamo donando un libro di Cdo sport in cui si raccolgono interventi di Maestri contemporanei che parlano di sport. La dottoressa apprezza e ci invita a tornare, anzi coglie il gesto come l’inizio di una storia.

Nel pacchetto di accoglienza c’è anche una baita riscaldata dove consumiamo il pranzo e trascorriamo un paio d’ore in compagnia. Fuori dalla baita la tradizionale foto di gruppo e via si ritorna per un altro sentiero a borgo Vigant. In trenta minuti siamo al punto di partenza: un brindisi, un saluto e appuntamento alla prossima.

Riconosco che la giornata così bella e stata un dono, il tempo, la natura, il panorama, ma sopratutto gli amici, è proprio vero: ogni proposta è un avvenimento da vivere intensamente riconoscendo una Presenza che fa tutte le cose.

Luigi Valente

Borgo Vigant – punto di partenza
Abisso Vigant
Panorama della pianura friulana
Visita alla mostra sulle famiglie con la dottoressa Elsa
Pranzo in baita
Il gruppone
Il rientro
Brindisi e saluto finale