Lettera a don Julian Carron

Riceviamo e pubblichiamo con grande emozione la lettera che Francesca Sadowski, presidente della CDO Sport, ha inviato a Don Julian Carron, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.

Qui sotto il testo integrale:

Caro Julian, il 6 aprile ci arriva la notizia che il nostro amico Manfredi (Limentani, vicepresidente CDO Sport, n.d.r.) ha avuto un infarto con due arresti cardiaci e si trova in condizioni gravissime in Ospedale a Milano.

Capiamo subito, dopo le prime notizie ricevute da sua moglie Tiziana, che la situazione è gravissima. Non possiamo fare altro che chiedere il miracolo… Comincia così da subito una condivisione di preghiera fra tutti gli amici della Compagnia delle Opere Sport e da tutta Italia, da Udine a Napoli, da Roma a Brescia, da Genova alla Romagna e persino dalla Terra Santa dove una di noi è in pellegrinaggio, ci si riunisce in preghiera per chiedere sì il miracolo, ma soprattutto che tutti, la sua famiglia e noi, riusciamo a stare di fronte a questo dolore e a questa prova con la certezza che Gesù ci accompagna.

A Tiziana arrivano testimonianze di preghiera anche da altre parti del mondo e noi ci sentiamo parte di questo popolo che prega. Siamo nei giorni della Passione e della Resurrezione e li viviamo con più consapevolezza.

Preghiamo don Giussani, ognuno recita la preghiera della beatificazione, alcuni si recano sulla sua tomba, anche con Tiziana. Condividiamo alcuni pensieri di don Giussani che ci aiutano a stare di fronte a quella che si palesa sempre di più essere una situazione irreversibile.

Il giorno del Giovedì Santo tutto si compie e Manfredi sale alla Casa del Padre.

Pur nella certezza di questo, il dolore è grandissimo, quasi fa mancare il respiro, soprattutto a quelli di noi che con Manfredi avevano un rapporto da anni e molto intenso.

Allora il miracolo non c’è stato? Don Giussani, Maria, Gesù non ci hanno esaudito..?!

La nostra compagnia è straordinaria in questo, siamo addolorati, ma non disperati. Siamo certi e ciascuno di noi lo testimonia all’altro. Il giorno del funerale Tiziana dice che spera si veda che il dolore è grande, ma non c’è tristezza… E si vede.. eccome!

Si vede nel suo volto, in quello di Giovanni, Francesca, Andrea, di Tania, del papà e della mamma di Manfredi e dei suoi fratelli. Quella serenità e certezza che Manfredi ci ha sempre testimoniato erano sulle facce dei suoi famigliari, di tanti presenti e anche sulle nostre.

Al cimitero la sepoltura di Manfredi è stata accompagnata dai canti. Dai nostri canti, intonati da Tiziana e cantati da tutti.

Dove si vede una cosa così? Persino gli uomini addetti alla sepoltura si sono fermati un attimo, stupiti.

Mica poco come miracolo! C’è stato il miracolo, non quello che avevamo in mente noi, ma quello di cui, con ogni probabilità, avevamo bisogno perché potessimo aprire ancora di più occhi e cuore.

Grazie Gesù, grazie don Giussani, grazie per averci donato la Bellezza della compagnia di Manfredi nella nostra vita e quella di tutti noi sparsi nel mondo.

Gli amici della CDO Sport