Pellegrinaggio Forni Avoltri – MariaLuggau

Anche quest’anno la nostra Associazione ha vissuto il tradizionale Pellegrinaggio da Forni Avoltri a Maria Luggau.

Cappella Veranis
Cappella Veranis

 

Pubblichiamo qui sotto le considerazioni di uno dei nostri partecipanti e alcune fotografie dell’evento.

Pellegrinaggio Forni Avoltri – MariaLuggau

25 e 26 giugno 2016

 La partecipazione all’evento è ormai divenuta, per noi, una consuetudine: da una decina di anni ci uniamo al folto gruppo dei parrocchiani di Forni per condividere una esperienza di rara ricchezza e bellezza.

Il primo pensiero è di gratitudine verso una comunità parrocchiale che con impegno mantiene una tradizione fondata su una fede profonda e radicata, e si apre offrendo la possibilità di partecipazione a chiunque voglia unirsi al cammino.

Il pellegrinaggio è un gesto di fede, da vivere nella duplice dimensione: personale e comunitaria; con questo atteggiamento ci siamo sempre accostati all’evento vivendone la sapiente scansione di preghiere e liturgie.

Ma non è secondario il fascino e la bellezza del cammino, lungo i percorsi che si inerpicano fino al Giogo Veranis (2020 m) e, sul versante austriaco, attraversano pascoli e gradevoli nuclei abitativi ed agricoli.

L’arrivo al Santuario è sempre emozionante, si rimane colpiti dalla ricchezza delle decorazioni e raffigurazioni che hanno il punto focale nella venerata immagine della Madonna, che accoglie coloro che in Lei confidano. Una ricchezza che riflette l’attenzione che il popolo dei fedeli ha dedicato nel tempo al luogo più caro alla comunità. Come emozionante è anche ripercorrere la storia del Santuario, fin dalle sue origini.

Quest’anno siamo stati favoriti dal meteo: rispetto alle previsioni, secondo le quali avremmo dovuto incontrare pioggia al ritorno, siamo riusciti a compiere l’intero percorso senza bagnarci, solo qualche goccia a metà giornata, ma è stato un accenno di brevissima durata.

Siccome noi sappiano essere fedeli alle tradizioni, con grande attenzione e dedizione ci siamo impegnati anche nella consueta cena nella gasthof limitrofa al Santuario, ritemprandoci con canederli, wiener schnitzel, gulasch, strudel, sacher, …, e l’immancabile birra. La simpatica atmosfera della gasthof porta a chiudere in allegria la prima giornata del pellegrinaggio, iniziata molto presto, soprattutto per noi, partiti da Udine alle 02.15.

L’esperienza del pellegrinaggio, vissuta nelle sue componenti di fatica ed impegno, ma anche di condivisione e giovialità, lascia una grande serenità e letizia, e suscita il proposito di ritornare l’anno successivo.

Spero che la fedeltà a questo evento, al quale la nostra Associazione sportiva è stata molto attenta, possa contribuire ad una più ampia conoscenza di una tradizione secolare che ha nutrito la vita di fede e la speranza di generazioni di persone, e si appoggia sui fondamenti di identità della nostra civiltà.